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Peperoni Cruschi: una specialità nata in Basilicata

Peperoni Cruschi: una specialità nata in Basilicata

Esplora la storia e la tradizione dei peperoni cruschi, una pietanza tipica della Basilicata. Scopri come sono diventati un simbolo culinario della regione.

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16/01/2024

In un viaggio culinario attraverso la storia e i sapori della Basilicata, non si può trascurare la peculiarità dei peperoni cruschi, conosciuti anche come l'oro rosso della Lucania.

 

Questi peperoni, dalla forma conica e dal rosso intenso, sono stati eletti come simbolo della regione e celebrati come eccellenza artigianale all'Expo 2020 Dubai dal regista Gabriele Salvatores.

Ma qual è la storia dietro questo alimento tipico lucano?

 

Le tradizioni con una storia secolare

Le origini dei peperoni cruschi risalgono a circa il 1600 e si collocano nella zona del Parco del Pollino, particolarmente nel territorio di Senise, in provincia di Potenza.

La loro preparazione è rimasta pressoché invariata sin da allora.

 

Il procedimento inizia esponendo i peperoni all'aria e al sole per farli essiccare. In questa fase i peperoni vengono intrecciati in lunghe collane chiamate "serte", delle vere e proprie opere artigianali.

Segue uno shock termico e, infine, una breve frittura nell'olio extravergine di oliva.

 

Coltivazione e varietà

Il segreto di questa preparazione sta nel tipo di peperone utilizzato, la cui polpa povera di acqua e il picciolo persistente, rende possibile che diventino così croccanti.

La coltivazione avviene nei comuni tra Potenza e Matera, tra cui Senise, Francavilla in Sinni, Chiaromonte, Valsinni, Colobraro, Tursi, Noepoli e San Giorgio Lucano.

Oltre a questi, ci sono anche Sant’Arcangelo, Roccanova, Montalbano Jonico e Craco, tutte zone innaffiate dal fiume Agri.

 

Nel caso dei peperoni cruschi di Senise, questi vengono coltivati a primavera e raccolti la prima settimana di agosto.

 Le tre varietà - appuntita, tronca e a uncino - contribuiscono alla diversità e all'eccellenza del prodotto.

Dopo la raccolta e la lavorazione, vengono conservati in vetro o sacchetti di carta e venduti in diverse forme, tra cui anche la polvere.

 

Un viaggio sensoriale in cucina

Il peperone crusco, grazie al suo sapore agrodolce e la sua croccantezza, ha conquistato il palato di molti, trasformandosi da simbolo regionale a protagonista della gastronomia nazionale, fino ad ottenere il marchio IGP nel 1996.

 

Ingredienti ricchi di storia e versatili, i peperoni cruschi di Senise sono un patrimonio culturale e culinario che unisce la tradizione della sua lavorazione all'innovazione delle ricette per cui viene impiegato.

La versatilità di questo ingrediente si riflette nella sua presenza in diverse cucine gourmet, come dimostrato dall'utilizzo in ricette di chef famosi come Nicola Batavia.

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